Alice e il sogno
di un giardino

Alice Esclapon de Villeneuve nasce a Firenze, in città. A quattro anni si trasferisce nella casa sulle colline fiorentine dove tutt’ora abita. Fin da piccola ama trascorrere molto tempo in quel podere di olivi, che diventa un suo angolo privilegiato e al tempo stesso un rifugio. L’amore per la natura e il mondo agricolo, che le viene trasmesso in famiglia, la porta a iscriversi alla Facoltà di Agraria di Firenze.

La passione per la creazione dei giardini sboccia verso i trent’anni quando sostituisce il padre al Concorso delle Camelie del Garden Club di Firenze e inizia ad occuparsi dei terreni agricoli di famiglia e del terreno di olivi che diventerà EdV Garden. Nel 1991 si sposa con Claudio e qualche anno dopo nasce Serle. Con lei, il sogno del giardino inizia a prendere forma come ideale di bellezza, di serenità e di pienezza.

Con il passare del tempo e degli anni la natura diventa per Alice “Mater et Magistra” e guida nelle non facili decisioni per il giardino; nei momenti difficili diventa consolatrice e terapeuta con i suoi odori, colori, luci e ombre. Si sviluppa così in lei quella sensibilità alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale e il tutto prenderà forma col prezioso aiuto del giardiniere Simone Grammatico che ne condivide la passione.

Alice

 
“Siate gentili quando
visitate il mio giardino,
siete autorizzati a pensare liberamente
che io lo abbia fatto solo per voi,
come foste l’unica persona
per la quale ho lavorato.”

Una passione
tra fantasia e realtà

EdV Garden era un tempo un podere toscano a oliveta grande circa un terzo di ettaro. Oggi è diviso in quattro terrazzamenti principali collegati da stradine e viottoli e dotato di una vista a 180° gradi sulla città di Firenze.

Lungo il viottolone sono collocate 26 installazioni, racchiuse in aiuole pensate come mini-giardini indipendenti. Ogni installazione è come un capitolo del “diario”, in cui gli oggetti, spesso riciclati tra le cose di casa, le piante e i fiori prendono il posto delle parole per esprimere contenuti e sentimenti. Alice ha scelto con minuziosa attenzione le piante secondo un criterio preciso: struttura, colore, profumo, fioritura. Rispettandone la natura ha chiesto la loro collaborazione per contribuire al racconto delle storie.

Quello che ne è derivato non è né un giardino botanico né un giardino monumentale, come vorrebbe la tradizione fiorentina, ma un’opera creativa frutto della fantasia dell’autrice e delle sue passioni. Così il visitatore potrà spingersi sopra il piazzale Michelangelo e, lasciando indietro preoccupazioni e affanni, entrare in questo angolo di verde sospeso tra fantasia e realtà.

mq di giardino

Varietà di piante

Un giardino da favola con vista favolosa